
Via Carcere
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Cacchiamo
L’antico borgo feudale di Cacchiamo, frazione del Comune di Calascibetta, dista circa 20 km dal centro xibetano.
Opere significative, realizzate negli ultimi decenni sono il monumento alla Madonna del Buon Cammino, eretto nel 1988 in occasione dell’Anno Mariano, e la Chiesa di San Giuseppe che con l’ampio spiazzale antistante costituisce un importante punto di aggregazione per gli abitanti del borgo.
Notevole valore artistico e storico riveste la vecchia masseria, ubicata nel cuore del feudo ed edificata nella seconda metà del XVI secolo dalla famiglia Ferreri. Il bene monumentale, posto sotto tutela dalla Regione Sicilia con Decreto Assessoriale 952 del 6/6/88 e recentemente restaurato, vide la prima posa durante il periodo della dominazione spagnola in Sicilia.
La masseria apparteneva al tempo della sua costruzione a don Nicolò Ferreri, la cui famiglia, originaria di Savona, aveva acquistato edifici e territori del feudo Lo Cacchiamo, membro della Baronia e feudo di Sperlinga. Nella seconda metà del XVIII, la masseria venne quindi trasformata in villa di impianto neoclassico dal Barone Francesco Benedetto Bongiorno. La storia successiva vide il feudo passare a diverse nobili famiglie quali i Lanza, i citati Bongiorno, per via di eredità, matrimoni e compravendite.
I resti dell’antico muro perimetrale contornano le due corti che conducono alla grande scala monumentale, per mezza della quale si accede al piano superiore. Da evidenziare la lavorazione dei cornicioni a triplice oggetto, i resti dei decori di travi e soffitti, quanto rimane delle abitazioni un tempo destinate a contadini e mezzadri e la cappella dedicata a San Giuseppe, che presenta affreschi di pregevole valore artistico.
La chiesetta venne eretta a parrocchia con Bolla del 4 ottobre 1960 da S.E.Mons. Francesco Monaco, vescovo di Caltanissetta. Dopo circa un decennio iniziò la costruzione della nuova chiesa completata solo nel 1990.
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