
Via Carcere
|
Croci
Tre Croci

Posizionate su un colle immerso nel verde, le Tre Croci si mostrano di fronte al centro abitato. Sono di stile ottocentesco, costruite nel 1873, come indicato sulla base delle croce centrale, perché costituisse “memoria” in occasione del XIX centenario della nascita di Cristo.
Il monumento prese il posto di uno precedente con base in pietra e croci in legno, secondo quanto iscritto sul paliotto, e dal confronto con altre fonti storiche emerge che fu portato a termine solo successivamente.
L’opera rende testimonianza del culto dedicato nell’antichità alla Crocifissione, tema ripreso dall’icona in terracotta smaltata, proveniente da Caltagirone.
L’immagine sacra ritrae Cristo Crocifisso al centro e due figure femminili ai lati: Maria e Maria di Magdala, rispettivamente a destra e a sinistra del Cristo morto in Croce.
Pregevole la fattura e armonica disposizione delle figure, con i volti sofferenti, gli atteggiamenti mesti e compunti, accompagnati da colori e panneggi, rendono l’altezza e la drammaticità del momento celebrato.
Le tre Croci sono di stile ottocentesco: la pianta stessa del monumento, alto 5m., è cruciforme e ricopre la dimensione frontale di 8m. e quella longitudinale di 5,10m. Simmetria, plasticità e giochi di volumi caratterizzano l’impianto, in cui pieni e vuoti sono alternati da semplici scale poste a destra e a sinistra dell’altare.
Sulla base della croce centrale l’epigrafe dedicatoria:
“A CRISTO REDENTORE NEL XIX CENTENARIO DELLA DI LUI NASCITAA TESTIMONIO DI FEDE E DI AMORE LE CROCI DI LEGNO IN PIETRA RINNOVO’ LE BASI CON SOLIDITA’ RICOSTRUI’
CALASCIBETTA”.
Cinque Croci (1908) 
Sito tra via Nazionale e via Giudea, il complesso monumentale delle Cinque Croci risale al 1908. Le finalità legate alla edificazione sono da ricercare nelle Missioni, occasioni celebrative a carattere liturgico e strumenti di evangelizzazione, promosse dall’Ordine Francescano. Le fattezze sono di impronta ottocentesca, dalle movenze semplici e lineari. Vengono ripetuti moduli stilistici di altri tabernacoli anch’essi realizzati in pietra di cutu.
Addossato alla retrostante collina, il tabernacolo ne segue il profilo ed è costituito da un muro sagomato, in blocchi di pietra ben squadrati e montati su una base dello stesso materiale. Le cinque croci in ferro appaiono disposte in modo simmetrico e diversificate per altezza su più piani, elemento messo in evidenza dai piedidritti sottostanti.
La parte centrale racchiude una nicchia, contenente un’icona con scena della crocifissione a basso rilievo. Sotto la nicchia si trova l’altare, costituito da una mensola, semplice e stilizzato.
Croce via Giudea (1824)
La croce in pietra di cutu, posta nel piazzale antistante il convento dei Padri Cappuccini, venne eretta il 12 luglio 1824, come documentato dall’iscrizione posta sul braccio della stessa croce che reca anche notizia dello scultore M. Rosario Benintende (“;. ROSARIUS BENINTENDE SCULPIT EREXITQ 12 JUL 1824).
Appare rivolta al centro abitato la parte frontale del monumento, come denotano la posizione dell’altare e l’epigrafe sulla croce. Si sconosce il motivo dell’edificazione e dell’ubicazione in fondo alla via Giudea..
Croce Regia trazzera Calascibetta-Alimera (1910)
La Croce in pietra posta sulla Regia Trazzera tra Via Maddalena e via Nazionale rappresenta l’ultima e più tarda testimonianza della ricca fioritura di tabernacoli nel territorio di Calascibetta.
Elementi peculiari che la differenziano dalla Croce di Via Giudea sono la nicchia sull’altare e la base a tronco di piramide sulla quale è incastrata la croce.
A due diversi periodi occorre far risalire la realizzazione, completata nel secondo decennio del XX secolo: appare infatti più antica a base a tronco di piramide e successive la parte cubica e la croce.
Sopra la nicchia si trova incisa un’epigrafe, poco leggibile, a motivo di un frammento di targa andato perso:
“A CRISTO REDENTORE
ONORE E GLORI…
QUESTO POPOLO RIEDIFICANDO E A…
IL PIEDISTALLO DEL SEGNO DELLA RE…
PER AVERE LUCE NEL CAMMINO DELL…
DARE ESEMPIO DI PACE E DI TRANQUILL…
AGLI ESTRANEI
CALASCIBETTA 3 MAGGIO 1910”. |